martedì, dicembre 01, 2009

Il 5 dicembre è il NO Berlusconi Day


Decine di gruppi su facebook, siti internet e singoli individui si stanno mobilitando per il No B-Day previsto per il 5 dicembre a Roma. Un’iniziativa che partirà alle 14 da Piazza della Repubblica e che arriverà in Piazza del Popolo per ricongiungere (questa la previsione degli organizzatori) cinque milioni di persone stanche del clima delinquenziale che sta avvolgendo le istituzioni. Gli organizzatori la definiscono come la prima grande manifestazione autoconvocata e autorganizzata dalla Rete; una manifestazione che nei prossimi giorni farà sicuramente parlare di sé.

“A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi – afferma il team del comitato organizzatore tra le righe dell’appello lanciato - riteniamo che il finto "Fair Play" di alcuni settori dell'opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera che definisce la nostra "una dittatura" e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell'ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre 15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell'Utri. Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte”.

In piazza, quindi, per la difesa della democrazia con un’organizzazione partita quasi interamente su Internet attraverso la pagina su facebook http://www.facebook.com/no.berlusconi.day e il sito web www.noberlusconiday.org. Ma la mobilitazione esce dal web grazie anche ad alcuni organi di informazione libera. Media partner del No B-Day sono anche Il Fatto Quotidiano, Micromega, L’Espresso, La Repubblica, Liberazione, Carta e tanti altri. In religioso silenzio invece restano i canali istituzionali e i Tg della Rai, tant’è che il comitato organizzatore (attraverso il sito) ha scritto una lettera aperta ai direttori dei Tg RAI, al direttore ed al Presidente del CDA RAI, al presidente della Commissione di Vigilanza ed all’AGCOM per chiedere di svolgere il loro servizio pubblico informando i cittadini e quindi parlando del No Berlusconi Day.

Fabio Barbera

9 commenti:

Roberto ha detto...

ma la volete smettere di fare i soliti comunisti? XD

Io ci sarò, in diretta dal Portal de l'Angel di Barcellona. E spero che ci sarà una grande partecipazione anche a Roma...

Anonimo ha detto...

FIGLIO mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio. Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cosee la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, comeè avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l' idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai. Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, prontaa svenderei minimi valori di solidarietàe di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l' affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza. Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un porta borse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all' attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. È anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l' Alitalia non si metta in testa di fare l' azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell' orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà.

Anonimo ha detto...

E d' altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l' unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato,è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendoi suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio. Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po' , non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato- per ragioni intuibili- con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici peri destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all' infinito, annoiandoti e deprimendomi. Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglioè che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell' estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi.E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni. Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché. Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze. Preparati comunque a soffrire. Con affetto, tuo padre.

PIER LUIGI CELLI

Anonimo ha detto...

Giovedì 3 se ne parla anche ad Onde Radio su Radio Sapienza.

Questo il link su facebook per saperne di più

http://www.facebook.com/#/event.php?eid=187512814262&ref=mf

Qui invece la pagina della trasmissione

http://www.radiosapienza.net/index.php?option=com_content&view=category&id=79&Itemid=73

Ciao, Fab

Anonimo ha detto...

Le parole di Pier Luigi Celli sono molto amare,forse anche vere,ma se avete amore per il Vostro Paese e per la Vostrá cittadina dovete reagire a questa mentalitá.
Il far valere i propri diritti,il protestare se le cose non sono giuste,il far vedere che non si accettano soprusi aiutano specie se portate avanti non da un singolo,ma da un gruppo.

uno del gruppo ha detto...

Ma se questi sforzi da noi fatti non vengono mai riconosciuti dall'opinione pubblica è difficile andare avanti sempre contro tutto e tutti...

Anonimo ha detto...

Caro Uno del Gruppo é dura,ma alla lunga si riesce.
Anche gli spostamenti di millimetri dopo anni di ottusa immobilitá sono un passo avanti positivo.
Insistete nel chiedere il riconoscimento dfei vostri diritti e non abbozzate.

Anonimo ha detto...

cambio di itinerario: la manifestazione non avrà più il suo fulcro in Piazza del Popolo ma in Piazza San Giovanni (dove si fa il concertone del primo maggio). Ciao, Fab

Anonimo ha detto...

E' stato un successo. Grande manifestazione!!!