venerdì, settembre 04, 2009

“Chi ha paura dell’uomo nero?” “Nessuno????”

"Pubblico una lettera che mi è stata inviata qualche giorno fa da una amica, penso che, oltre ad essere molto toccante, possa essere uno spunto di riflessione per tutti noi." (Alessio)

Capita così.
Una mattina, seduta alla mia scrivania per preparare l’ennesimo esame universitario, ripenso alla sera precedente. Buona compagnia, amici di amici con cui conversare, gente a posto, rispettabile. E poi succede il fataccio! Con naturalezza disarmante, con una facilità e una mancanza di complessità sconvolgenti si inizia una lunga conversazione…
Cattolici praticanti, figli della Collegno dai buoni valori cristiani, abituati, fin dalla più tenera età a frequentare oratori, gruppi di incontro giovanile, campi estivi con chitarra in mano, iniziano discorsi dalla dubbia consistenza: “i marocchini devono rapidamente smontare le tende e tornare, di corsa,
da dove sono venuti”.
-“Io li odio, cosa ci fanno qua, non hanno neanche la mia stessa religione, che se ne andassero a tagliare le mani alla gente nel loro paese!!!”
-“Certo, io quando cammino per strada ho paura, e poi sono sporchi, come fai a dargli la mano, te la dovresti subito disinfettare”.
Se non fosse che l’argomento mi turba particolarmente, mi tremano un po’ le mani mentre scrivo, vorrei piangere, forse riuscirei a dare un senso maggiore a queste poche parole.
Faccio quel che riesco.
Quel che mi lascia interdetta è la totale mancanza di informazione. L’umanità, fattore numero due, non la contemplo neppure, non voglio deprimermi troppo.
Il clima di terrore che si è creato in Italia negli ultimi tempi è preoccupante: leggi antiimmigrazione, reato di clandestinità, cartelloni elettorali con immagini di gente ammassata su una specie di canotto, che non porta giovani turisti rampanti alla baia cristallina a bere tequila e cosmopolitan. No! Porta gente disperata verso quella che viene presentata, da noi stessi e dai nostri mezzi di comunicazione, come la “terra promessa”, il “paradiso”. E come dargli torto! Con la bella stagione non si inizia a parlare d’altro che di Montecarlo, sgasate col ferrarino, corna di tale
soubrette nei confronti del fidanzato calciatore, che si vendica facendosi paparazzare nudo con la migliore amica della ex!
Abbiamo cose serie a cui pensare noi!!
Non è possibile scendere in strada e leggere che siamo riusciti a fermare “l’invasione”, che non dobbiamo ridurci come gli indiani d’America, nelle riserve…ma che cavolo, chi li ha messi nelle riserve questi indiani maledetti?? Chi?? Chi è andato con la croce e la spada a dire a mezzo mondo che tutto quello in cui ha empre creduto è SBAGLIATO, che il VERO dio, la VERA fede, i VERI valori sono i NOSTRI?? Chi l’ha fatto questo?? E trovarsi ora, la domenica mattina in Chiesa e
darsi grandi pacche sulle spalle compiacendosi della nostra bontà, del nostro spirito caritatevole verso i fratelli “meno fortunati” (che ATTENZIONE, non sono i marocchini, “sporchi musulmani!!”, ma quelli che credono nella mia stessa religione, sia ben chiaro!!) fa solo rizzare i peli sulle braccia!
I meno fortunati?? Qui non si tratta di fortuna o sfortuna! Qui ci sono precise RESPONSABILITA’!
Noi non siamo solo nati nella parte assolata di questo mondo…siamo NOI gli stessi creatori delle zone d’ombra, di notte fonda e scura che ha invaso, da secoli, terre da mille e una notte! E per noi, a scanso di equivoci, intendo TUTTE quelle persone che praticano turismo sessuale nelle felici lande orientali, che fumano le canne durante le manifestazioni per la pace, con fare da fricchettoni fuori tempo massimo, che a Sharm si tuffano in piscine da capogiro, dalle grandi cascate, mentre nel villaggio accanto non hanno l’acqua per lavarsi le mani, che prima di entrare al Billionaire o in qualunque altra discoteca super lusso, come anche ai rave, si fanno una pista, andando ad alimentare un traffico di stupefacenti in mano alle mafie del NOSTRO paese…è roba autoctona questa!!! Made in Italy, dobbiamo esserne orgogliosi, preservare la nostra bella identità di collusione, concussione, favoreggiamento, riciclaggio, prostituzione, racket, omicidi, tutta tutta pizza e mandolino!!!
Per TUTTI intendo quelle persone che si dimenticano (o non sanno direttamente, ancora più probabile!) che se il Centro di questo mondo, la zona ricca è così ricca, è perché per secoli ci sono stati atti di espropriazione delle terre altrui.
E non si tratta solo di petrolio, che è la prima e l’ultima cosa che si tira in ballo quando non si hanno molti argomenti! Si tratta di delocalizzazione di
fabbriche e multinazionali, che si trasferiscono dove la manodopera costa poco, dove la gente può essere sfruttata, dove la donne possono essere obbligate a lavorare 18 ore al giorno, facendo la pipì in una bacinella sottostante al bancone di assemblaggio dei nostri computer (per non perdere tempo!), e dove le stesse sono costrette a mostrare l’assorbente per dimostrare l’assenza di una gravidanza al personale responsabile. Si tratta di secoli di colonizzazione di Africa, America latina e Asia, si tratta di sfruttamento, stermini, istigazione alla prostituzione. Si tratta di genocidi appoggiati dagli stessi governi europei, di creazione di identità immaginarie e contrapposte, di vendita di armi e interventismo per la pace, di omertà e di ignoranza!
E non ci veniamo a raccontare che esistono i “meno fortunati”…che se la fortuna veramente esistesse, e non fosse cieca come dicono, svestirebbe i suoi panni per un giorno e porterebbe una vagonata di “sfiga” a tutti coloro che, davanti a un barcone di clandestini, di donne e bambini supplicanti, da giorni in mare aperto senza bere un bicchiere d’acqua, prendono la decisione di rispedire tutti a casa.
Se la fortuna decidesse un giorno di essersi stancata, e di fare la cattivella, vorrei che invertisse le parti di questo bel gioco…e che su quel barcone ci mettesse tutti i coloro che hanno una fifa nera che la loro bella costruzione di fango gli caschi un bel giorno addosso! E non per colpa dell’Altro, uomo nero brutto e cattivo!! Ma per l’inconsistenza di un mondo fatto di NIENTE, di ipocrisie, di falsità, di ignoranza!!
Quando e se i nostri figli si troveranno a supplicare accoglienza su delle barche del ’15-’18, strizzati come sardine, per situazioni di povertà che noi stessi abbiamo creato attraverso lo strapotere del capitalismo globalizzato e della logica “costi zero- benefici alle stelle”, allora forse non diremo più di “fermare l’invasione”.
Quando ci convinceremo che questa famosa identità da difendere non è altro che una chimera, che non importa se siamo italiani, turchi, marocchini o norvegesi, siamo pur sempre esseri umani in grado di comunicare, allora forse il sole sorriderà di nuovo!
Lo “sviluppo del sottosviluppo” è RESPONSABILITA’ di tutti!!
Vorrei passare di nuovo di fianco alla mia scuola elementare, e sentire i bimbi gridare, con gioia “Chi ha paura dell’uomo nero?”. “Nessuno!!!!!!”
Stefanie Marchese

13 commenti:

Anonimo ha detto...

La presenza, nel nostro territorio, di molti immigrati ha creato nell'opinione pibblica un'onda di sentimenti contrastanti.
La sfida dell'interculturalità ci impone una conoscenza dell'altro e quindi siamo costretti a interrogarci su un fenomeno inedito.
Una diffusa e architettata dittatura della comunicazione ci mostra continuamente scenari di guerra dove i più poveri ne pagano le conseguenze.
ACCOGLIENZA: ecco la parola chiave.
Accogliere è accettare l'altro, è non emettere giudizi, è spendersi per la promozione del prossimo, è fidarsi dell'altro, è sfidare la paura del diverso, è amare e donarsi, è vedere nell'altro un amico e un fratello, è aprire le porte del cuore a tutti perchè gli altri non siano più ALTRI ma parte di una umanità nuova, più varia, più vera.
Per un cristiano accogliere è vedere Cristo nella persona da accogliere...
Negli ovattati salotti è facile disquisire, ma ciò che serve e che è valore autentico è FARE quel qualcosa che ognuno può e deve FARE.
Ciao, d. franco

Anonimo ha detto...

Davvero bella la lettera, toccante, molti spunti per una riflessione seria.
Ma quando si scrivono migliaia di lettere, migliaia di articoli, migliaia di parole dette su cose già sentite, dette e stradette e si continua a rimanere seduti alla propria seggiola sono solo parole lanciate nel nulla.
Provocano in me, ancora più rabbia.
Dall'altra parte sono più forti a lanciare messaggi o più semplicemente sanno come arrivare al cuore della gente.
Non è più il momento di parlare, ora bisogna agire.

uli55e ha detto...

Mi dispiace per te, ma le persone con cui hai parlato di "cristiano" hanno molto poco. Il vero cristiano accoglie il prossimo e aiuta l'indigente. Chi non lo fa può essere tutto, ma certamente non cristiano. Ritengo giusto chiarire questo punto per non fare di tutta l'erba un fascio.

Può essere vero che nei secoli scorsi la Chiesa abbia portato avanti, in alcuni casi, dei principi missionari "sbagliati" favorendo un tipo di colonizzazione che ha di fatto distrutto le culture autoctone.
E' anche vero però che oggi, nei luoghi dimenticati dal dio denaro e dove gli interessi politico-economici sono prossimi allo zero, vivono persone il cui punto di riferimento è rappresentato da pochi uomini e donne di buona volontà che cercano di aiutare senza distruggere.

E spesso questi uomini e donne sono missionari cattolici, sia laici che consacrati. Uomini e donne che aiutano senza pretendere nulla in cambio ma anzi pagano spesso con la propria vita il loro amore per il prossimo che Gesù ci ha insegnato.

Per chi si sente armato di buona volontà e vuole sporcarsi le mani, io posso consigliare di parlare con Padre Mario Bonura, sacerdote della parrocchia di S. Giuseppe / S. Antonio a C/mare del Golfo nonché direttore dell'ufficio missionario della nostra diocesi. Diocesi quella di Trapani attivamente impegnata in aiuti umanitari in Madagascar (maggiori info su http://www.perchisoffre.it). Padre Mario organizza annualmente spedizioni in Madagascar a cui può partecipare chiunque.

Non è sicuramente l'unica realtà di volontariato presente sul nostro territorio, ma è sicuramente una realtà che io conosco di persona e di cui posso testimoniarne la serietà.

Saluti da A. Morsellino.

Pietro ha detto...

l'uomo che lascia la propria terra non è un problema ma ha un problema,prima di tutto dobbiamo capire che queste persone non vengono in Italia,perchè hanno voglia di farsi una gita in barca ,ma vedono nel nostro paese la speranza di un futuro migliore,proprio come noi Italiani negli anni 50 quando partivamo per paesi lontani con nomi addirittura impronunciabili.Ma si sà la Storia spesso viene dimenticaata (quella che fà comodo dimenticare).Spesso sento dire che ci rubano il lavoro,ma per favore voglio vedere anche un solo ragazzo Italiano disposto ad alzarsi la mattina alle 5 per andare a raccogliere i pomodori,o fare il muratore etc etc,portano delinquenza,ma chi li mette in strada a spacciare rubare e addiruttura prostituirrsi se non i nostri cari concittadini Mafiosi di mxxxx!Gli Italiani sono un popolo razzista è questo non è solo dovuto ai mezzi d'informazione,ma anche alla cultura di un popolo,che perecepisce come un nemico il ragazzo di colore che vende i sui libri di poesie nelle nostre piazze.Perchè è piu facile puntare il dito verso il più debbole che chiudere il pugno verso coloro che li sfruttano veramente.

Castello Libero ha detto...

Vorrei capire come mai qualsiasi post venga pubblicato su sto blog deve poi ridursi ad un dibattito sulla Chiesa e sulla laicità etc... la lettera parla in maniera molto generale di un tema e non è sicuramente un attacco alla Chiesa, ma vuole solo farci riflettere un po dato che, a differenza di tante parole dette a vanvera o di frasi ad effetto sparate da tanti politici e non (riguardo al razzismo), questa lettera è scritta da una ragazza che parla sulla base della sua esperienza personale fatta di anni di volontariato tra Perù e Tanzania.
Mi comincio a chiedere se alcuni lettori di questo blog non manchino di elasticità mentale...

Anonimo ha detto...

E' un disegno chiaro della destra. Come si fa a non capirlo?
Dal momento che non esiste più la coscienza di classe, dove fare convergere tutti i problemi degli operai e della gente meno abbiente in contrasto con quelli dei più ricchi se non in un nemico comune che si chiama straniero o clandestino?
Incitare all'odio e porre tutti i problemi di un paese nella gente più debole serve solo a distogliere l'attenzione dai problemi seri che affliggono il paese e a celare tutte le fregnacce che continuano a fare i nostri politici tra un festino a base di mignotte e un altro.
Vorrei vedere tramite sondaggio ad personam quanti di noi hanno avuto problemi personali con lo straniero?
Sono sicuro che le proiezioni non supererebbero il 3%.
Ieri sera a "Presadiretta" su Rai 3 hanno esaminato il caso di Novellara, paesino in provincia di Reggio Emilia che ha promosso l'integrazione tra italiani e stranieri raggiungendo risultati eccellenti.
Provate a cercare la puntata sul web, è molto interessante da degli ottimi spunti da copiaincollare.

Anonimo ha detto...

Che ci vuoi fare?
Guai a nominare la Santa Chiesa.
D'altronde si è letto proprio ieri che i rapporti tra Chiesa e Governo-Lega sono eccellenti.
Grande intesa su immigrazione, etica morale e tant'altr
Dopo tante discussioni, querele, dimissioni ora va tutto bene.
Per la serie :"Scordiamoci il passato siamo tutti Italiani".
Diceva Vasco, non riferendosi sicuramente a queste cose: Mi viene il vomito, è più forte di me".

Anonimo ha detto...

Castellolibero, la lettera parla di "mancanza di informazione".
Se qualche persona di chiesa tenta di dare informazioni non è "per nominare la santa chiesa" ma per chiarire, conoscere, informare su esperienze e fatti.
Perchè vedere subito "mancanza di elasticità mentale"? dove invece si tende a dare il proprio contributo?
Attenzione che stiamo scivolando (o già ci siamo) verso un certo RAZZISMO INTERNO che cataloga ma non ascolta.
Grazie d.franco

castellolibero@gmail.com ha detto...

Semplicemente per chiarezza, il mio intervento non era riferito al commento di D.Franco ma piuttosto al successivo (quoto):
"Mi dispiace per te, ma le persone con cui hai parlato di "cristiano" hanno molto poco. Il vero cristiano accoglie il prossimo e aiuta l'indigente. Chi non lo fa può essere tutto, ma certamente non cristiano."

Alessio

castellolibero@gmail.com ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
uli55e ha detto...

Non bisogna nascondersi dietro ad un dito. L'articolo fa un chiaro riferimento alle responsabilità dei cattolici e della Chiesa.

Rispettare tutte le posizioni, anche quelle filo-clericali, è vera elasticità mentale.

Prendere atto della verità è saggezza.

Il mio intervento voleve solo rispondere a chi si chiede: "io cosa posso fare?".
Chiedo però scusa se qualcuno ha visto un stteggiamento polemico nel mio intervento: non era mia intenzione.

Buona giornata.

maia-ste ha detto...

Ciao sono la responsabile del vostro dibattito, ossia l'autrice dell'articolo.
Prima di tutto che fico!!!!! Che fico che qualcuno abbia avuto voglia e tempo di leggere i miei svarioni post-sabato sera...e che fico che abbiate pure perso del tempo per commentare! Quando Alessio mi ha comunicato la sua intenzione di pubblicarlo ero un pocetto dubbiosella sul fatto che qualcuno lo leggesse!
Comunque, solo poche righe: le mie parole non sono accuse contro nessuno nello specifico, e allo stesso tempo lo sono un po' contro tutti...quindi non so concretamente quanto possano poi essere utili...ma forse non è poi l'utilità quello che conta...ricado io stessa nella logica "costi-benefici"!!
Per quanto riguarda la chiesa: io sono certamente la prima a riconoscere l'importanza del lavoro svolto oggi da tanti missionari sparpagliati per il mondo...so che spesso sono più laici dei laici nella gestione delle loro attività, che non invocano la Vergine Maria e tutti i santi ogni volta che alzano un dito, che sono spinti più dalla logica del cuore che da un ideale clericale o religioso!
So che molti padri e molte suore possono dichiararsi a tutti gli effetti NON tanto religiosi, quanto persone "coinvolte spiritualmente" (non so se sia l'espressione giusta, ma per il momento è l'unica che mi viene!) E se è la spiritualità che conta e non tanto la religione, allora forse diventa anche secondario parlare di Gesù Cristo, di Buddha, di tizio o di caio...c'è semplicemente un legame, che io ritengo essere del tutto personale e interiore(se c'è!!) con qualcosa di Altro!
E poi: forse il succo di tutto il mio discorso è semplicemente un invito ad analizzare i NOSTRI comportamenti, più che quelli degli altri...Cioè: nel momento in cui decidiamo che la COCA COLA ci piace un sacco e ne facciamo un uso industriale, bè, dovremmo sapere cosa significa! Nel momento in cui consumiamo il latte in polvere della Nestlè, sarebbe bello chiedersi come certe multinazionali producono tutte queste bontà! Nel momento in cui qualcuno fa l'elemosina forse non dovremmo preoccuparci di disinfettare le mani ma porci un paio di domande sul perchè io me ne sto seduta a sorseggiare la mia (ennesima) ceres, e qualcun altro no!!
Molti dicono che il vero volontariato si fa a casa propria e non necessariamente partendo per mete esotiche. Questo non significa assecondare discorsi tipo "ah, c'è bisogno di andare in Africa, dove neanche sanno coltivare la terra perchè sono babbi, quando qui le famiglie non arrivano a fine mese!"...significa rendersi conto che prima con schiavismo, poi con colonizzazione, poi con globalizzazione, poi con libero mercato e poi con chissà che altro NOI siamo in parte responsabili del loro """""IPOTETICO""""" non saper coltivare la terra!! Pensando ai prodotti che usiamo noi qui, evitando alcuni eccessi, rendendoci semplicemente conto che esistono dei problemi che non sono direttamente i nostri, ma che lo devono diventare se siamo persone ragionevoli (e lo stanno diventando), si fa già molto!!
Un saluto!!

Nicola Prosa ha detto...

Io ho letto l'articolo, a dire la verità mi sembra faccia riferimento al modo di comportarsi della gente nei confronti degli immigrati, e non si riferisce a idee dell Chiesa; io non ho mai visto un prete che parla male dei neri o degli immigrati in genere ma ho visto cattolici praticanti che fanno questo e anche di peggio, e poi va a "lavarsi la coscienza" andando a messa la Domenica, e questo secondo me che va biasimato.
A parte questo, vorrei fare notare che, secondo me, l'articolo non è riferito ai neri ma agli immigrati in genere; infatti, a mio avviso, da noi, è più facile un pregiudizio del genere nei confronti dei Romeni e credo che vada condannato allo stesso modo.
Riguardo al fatto che stanno spostando l'attenzione verso gli immigrati per evitare di far notare i VERI problemi del nostro paese credo sia vero; è la stessa politica applicata da Hitler negli anni '30 e '40; e poi se andiamo a guardare quanti sono gli stupri e gli omicidi fatti da italiani rispetto a quelli fatti da stranieri mi sa che "stravinciamo".