venerdì, marzo 27, 2009

Corteo di protesta Sabato 28

Il comitato del Plesso Buccellato di Castellammare del Golfo comunica che in data 28.03.09 alle ore 10,00 avrà luogo un corteo di protesta per le motivazioni meglio evidenziate nella nota allegata - Donatella Anselmo (3331078548). Il comunicato è il primo commento.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi segnaliamo quanto segue avendo apprezzato la vostra sensibilità in materia di violazione dei diritti dei bambini e anche per sollecitare il Vostro intervento in occasione della manifestazione di protesta che si terrà a Castellammare del Golfo sabato 28 marzo alle ore 10,00 con partenza dalla scuola media G. Pascoli ingresso via Duchessa.
Qui infatti accade che l’attuale amministrazione di centro destra ha deciso di chiudere la scuola primaria e dell’infanzia “Diego Buccellato” ospitante 150 bambini.
Poiché varie vicissitudini hanno nel tempo segnato la vita del citato plesso scolastico (nel novembre 2004 l’amministrazione comunale, all’epoca in carica, dopo averne disposto la chiusura per ristrutturazione ne aveva arbitrariamente consentito l’uso a cooperative private) si è costituito un comitato di genitori e insegnanti che con fermezza e determinazione già nella superiore occasione è riuscito ad ottenere sia la ristrutturazione dell’immobile e sia anche la sua restituzione all’utenza scolastica.
Nel marzo u.s. il plesso Buccellato veniva chiuso a causa di un distacco di intonaci dal tetto e per la sua messa in sicurezza i commissari straordinari in carica sino allo scorso mese di giugno, prima della scadenza del loro mandato, avevano già provveduto all’espletamento tutti gli atti necessari per l’esecuzione dei lavori tanto che nello scorso mese di agosto veniva bandita la relativa gara d’appalto.
Fin qui tutto regolare sennonché lo scorso 3 settembre in occasione di un incontro che il comitato dei genitori e degli insegnanti ebbe con l’attuale sindaco quest’ultimo comunicò ufficialmente e categoricamente che era sua intenzione trasferire l’ufficio tecnico comunale nel locali del plesso Buccellato e che pertanto detto immobile non sarebbe stato più destinato a scuola.
A seguito di tale despotica presa di posizione oltre al comitato dei genitori e degli insegnanti insorse un intero quartiere ed si accese un aspro contrasto che vide coinvolti anche tutti i consiglieri comunali.
Infatti, con proposta del 12.09.08 i capigruppo consiliari, in tal senso pressati dalle richieste dei cittadini, ufficialmente sollecitarono l’amministrazione a “procedere con urgenza all’esecuzione dei lavori di sistemazione del plesso Buccellato”.
A fronte però del perseverante immobilismo del Sindaco, due consiglieri di minoranza, in data 13.10.08, presentarono una mozione finalizzata ad ottenere l’impegno dell’amministrazione “alla ristrutturazione immediata del plesso Buccellato e al mantenimento della destinazione d’uso per scuola pubblica”, mozione che, inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale tenutosi il 5.11.08, fu bocciata dalla maggioranza.
In conseguenza di quanto sopra il comitato esponente in forza delle disposizioni contenute nello statuto del comune di Castellammare del Golfo (artt. 57 e 58), in data 7.11.08 si attivava per l’indizione di un referendum consultivo di cui ad oggi è pendente l’iter procedurale, iter caratterizzato da gravi omissioni che ne hanno determinato la sostanziale paralisi tanto che, ad oltre quattro mesi dalla proposizione, l’attuale amministrazione non si è ancora espressa sull’ammissibilità del quesito.
Se poi si considera che è agli onori della cronaca giudiziaria l’interesse che la consorteria malavitosa ha nei confronti del realizzando porto di Castellammare del Golfo e che è proprio di questi giorni la notizia che i locali dell’ex mattatoio comunale (ubicati su uno spiazzo a picco sul mare e destinati a sede dell’U.T.C. in seno al vigente programma triennale delle opere pubbliche) verranno destinati a sede del centro velico “Lars Schmidt Grael” e come tale inglobati nel progetto generale di messa in sicurezza dell’area portuale, sorge il legittimo dubbio che l’interesse dell’amministrazione sia proprio quello di liberare detto immobile dal vincolo posto dai commissari straordinari e ciò in palese violazione sia del vigente piano triennale delle opere pubbliche e sia anche del vincolante piano delle priorità adottato dai predetti commissari alla fine del loro mandato.
Come chicca conclusiva si evidenzia che il primo cittadino nel corso di in intervista rilasciata all’emittente televisiva locale Alpa 1 e trasmessa venerdì 13 febbraio olle ore 21,30, in merito alla vicenda del plesso Buccellato ha, tra l’altro, dichiarato che la sua decisione è definitiva e che non terrà conto dell’esito della consultazione referendaria (?????). SEMPRE CHE LA DETTA CONSULTAZIONE POSSA ESSERE ESPLETATA CON L’URGENZA E LA DOVUTA TEMPESTIVITA’
La presente vicenda viene portata a conoscenza dell’intestata redazione nella speranza che venga data voce ai cittadini che non si vogliono piegare alle logiche perverse che purtroppo dominano in questa splendida terra di Sicilia, certi anche che l’informazione potrebbe meglio svegliare le coscienze di chi ancora pensa che è più comodo fare finta di niente perché tanto non cambierà mai nulla.
Poiché però il silenzio degli onesti favorisce solo gli interessi di chi onesto non è, si evidenzia che l’impegno civile del comitato del plesso Buccellato, costituito prevalentemente da madri che rivendicano il diritto dei figli di riavere la loro scuola, vuole essere un esempio affinché in questi piccoli scolari germogli il seme della speranza e non quello della rassegnazione.

P.S.
Il plesso Buccellato, sito nel centro storico è scuola dal 1953 (dai primi del 900 una struttura contigua era già adibita a scuola) come sopra detto è stato ristrutturato quattro anni fa ed è l’unico plesso ad avere tutti gli spazi necessari per l’ottimale espletamento delle attività didattiche (aula informatica, laboratori di pittura e cucina, salone recitazione o palestra, ampio cortile interno)
E’ attualmente composto da 7 classi per un totale di 152 bambini dai 3 ai 10 anni. Le classi della scuola dell’infanzia sono attualmente ospitate dal plesso Verga mentre le classi della scuola primaria sono state provvisoriamente trasferite (o meglio stipate) nell’istituto comprensivo G. Pascoli. Entrambe le strutture ospitanti sono distanti dalle residenze dei bambini e molte famiglie vivono notevoli disagi per accompagnare i piccoli e ciò tenuto conto che in un quartiere popolare non tutte le madri sono provviste di autovettura, e conseguentemente tanti bambini della scuola materna quando c’è brutto tempo rimangono a casa..
Solo per i bambini della scuola elementare, quindi anche dell’età di sei anni, è attivo il servizio scuolabus e quelli che sono costretti a usufruirne vengono licenziati alle 13,15 per poi attendere, senza alcuna vigilanza, l’arrivo del pulman sino alle 13,30 sulla via L. Da Vinci, arteria questa che costituisce la circonvallazione del paese nonché tratto della S.S.187..
Inoltre la convivenza degli scolari della scuola elementare con i ragazzi della scuola media è molto difficoltosa, si sono già infatti verificati atti di bullismo nei confronti dei più piccoli nonché aggressioni da parte dei ragazzini diversamente abili che privi dei loro spazi sono costretti a stazionare nei corridoi.
I ragazzi della scuola media inoltre dall’aprile u.s. non svolgono più alcune attività didattiche in quanto le aule prima utilizzate come laboratori sono occupate dalle cinque classi della scuola elementare.
Ovviante tutto quanto sopra lascia totalmente indifferente l’amministrazione comunale in carica la quale, tra l’altro, ha totalmente disatteso le legittime richieste di oltre 1000 cittadini che hanno sottoscritto una petizione proprio finalizzata a riottenere la disponibilità della scuola Diego Buccellato.

Per qualunque contatto o chiarimento: Donatella Anselmo 3331078548

Anonimo ha detto...

Ma chi li paga i 100 mila Euro per far svolgere il referendum?
Forse i sottoscrittori della richiesta di referendum?
Scusate l'ignoranza.

Unknown ha detto...

Se l'amministrazione comunale mostrasse un minimo di sensibilità e facesse ciò che la cittadinanza chiede attraverso forme democratiche quali la raccolta firme, non avremmo bisogno di referendum o cose simili e risparmieremmo un bel pò di soldi. Fermo restando che la sola idea di stipare dei bambini in condizioni disagevoli per un periodo imprecisato, per far spazio ad un ufficio comunale, ritengo che la possa concepire soltanto chi non ha un briciolo di sensibilità, nè una minima idea di quale significato possa avere l'istruzione e l'educazione per il futuro dei nostri bimbi. Se lo sapessero, avrebbero ben chiaro in mente quanto sia importante avere degli spazi adeguati e attrezzati per svolgere attività diverse dal leggere e far di conto, ma ugualmente importanti per la formazione e l'educazione dei cittadini di domani. Il Buccellato è una struttura attrezzata in questo senso, per cui ribadisco ancora una volta che il prezzo che stiamo pagando per la risoluzione dei problemi dell'Utc è fin troppo alto. Solo che ce ne accorgeremo tardi... come sempre!!!

Anonimo ha detto...

vorrei rispondere a chi si chiede chi paga i 100mila euro per il referendum; mi chiedo, chi paga per l'adeguamento dell'immobile da scuola ad ufficio tecnico comunale????

Anonimo ha detto...

Evidentemente meglio spendere la somma una volta per l'adeguamento a ufficio tecnico, che continuare a pagare sempre, ogni mese l'affitto dei locali nel viale Leonardo Da VInci.
Basta con queste battaglie, fatevi un giro delle scuole, e fatevi un conto di quanti alunni ci siano!!!!
Il plesso Francesco Crispi conta circa 6 classi in un edificio enorme. Perchè tenere strutture aperte senza che ce ne sia bisogno?
Perchè pagare personale per 6 scuole quanto gli alunni ne riempiono a malapena 3? (i numeri sono solo esempi).
Il comune mette a disposizione gli scuola bus, o no?
Viva L'Italia!!!
Francesco