La
parola depuratore è stata forse una delle più pronunciate negli ultimi 20 anni
durante le varie campagne elettorali in paese oltre alle ormai classiche porto,
turismo e simili. Come ben sappiamo tutti, l'amministrazione Bresciani è
riuscita ad ottenere un finanziamento per la costruzione del nuovo impianto di
depurazione e del sistema di rete fognaria per il borgo di Scopello.
Il
progetto per il depuratore di Castellammare prevede “un nuovo depuratore
interrato, da ubicare alla radice del molo foraneo, in quanto, è intendimento
di questa Amministrazione” come scritto nella delibera
N. 133 del 17-06-2010.
Complesso
è il progetto per la frazione di Scopello. Dapprima la Giunta Bresciani da'
l'incarico per la progettazione di un impianto di depurazione per il Borgo e la
relativa rete fognaria. Ma subito arriva uno stop. Bella opera ma non
giustificata per servire un numero piccolo di abitanti (al di sotto dei 10000).
La Comunità Europea, in parole povere, dice al comune se vuoi un depuratore a
Scopello dovrai finanziarlo di tasca tua, al contrario se vuoi che sia io a
finanziarlo devi rimodulare il progetto. Quindi l'amministrazione decide di far
modificare il progetto: il depuratore a Scopello verrà eliminato e i reflui
saranno convogliati al più grande depuratore di Castellammare. Ma come?
L'ingegnere responsabile, quindi progetta
“un complesso impianto di sollevamento, costituito da quattro stazioni di pompaggio per addurre i
reflui al depuratore di
Castellammare del Golfo, attraverso un percorso stradale” Ma la giunta nota
che è un “impianto impegnativo dal punto di vista economico che comporta sia
notevoli costi di gestione e
manutenzione che dei rischi di natura ambientale, in caso di
malfunzionamento” (Delibera di Giunta
Municipale N. 151 dell’08/06/2012)
Il
povero ingegnere allora per la terza volta deve rimodulare il progetto, se non
si può fare un depuratore, non si può collegare via terra che soluzione rimane?
Il mare! Proprio così il progetto finale, come ricordato dallo stesso Sindaco
Coppola durante l'ultimo consiglio comunale, prevede “la collocazione della
condotta fognaria di avvicinamento dei liquami fognari della frazione di
Scopello al depuratore di Castellammare […] di prevedere la collocazione di una
condotta sottomarina che, per gravità, trasporti i reflui dal collettore
principale di Scopello al depuratore di Castellammare, in sostituzione della
condotta di adduzione terrestre e dei quattro impianti di pompaggio, al fine di
economizzare i costi di gestione e ridurre i rischi di inquinamento ambientale,
in caso di malfunzionamento dell’impianto” (delibera N. 103 del 27-03-2013).
Ma
siamo proprio sicuri che una condotta in mare abbia meno rischi di una condotta
terrestre, minori costi di gestione e
minori rischi ambientali? Notizia di qualche giorno fa è il divieto di
balneazione a Custonaci a causa di un guasto alla condotta di allontanamento
dei rifiuti dalla costa dove la tubatura a 150 m dalla costa è stata tranciata (http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/trapani/dettaglio/articolo/gdsid/279635/).
Ma casi simili a danni a condotte sotomarine in altri posti, basta fare una
brave ricerca su google.
Tocchiamo
ferro, peperoncini, facciamo gli scongiuri, chi più ne ha ne metta, ma la
saggezza popolare suggerisce che prevenire è meglio di curare. Ma siamo proprio
sicuri che sia la soluzione migliore costruire una condotta sottomarina? Se
dovesse succedere un danno simile a quello di Custonaci o di altre località
quali potrebbero essere gli effetti? Un eventuale danno potrebbe avere degli
effetti sia sull'ecosistema marino ma anche sull'immagine turistica che il
nostro mare e il nostro paesino si son costruiti negli anni. Pesca e turismo,
due dei maggiori settori su cui si basa l'economia del nostro paese ne
potrebbero risentire seriamente.
Michele Romeo
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