giovedì, febbraio 23, 2012

Solidarietà alla Ditta Celso


L'Associazione Castello Libero e il presidio di Libera "P. Mattarella" di Castellammare del Golfo esprimono piena solidarietà ai lavoratori della Ditta Celso s.r.l. e ai loro amministratori, vittime della lentezza della burocrazia che non ha permesso una rapida applicazione delle misure previste dalla legislazione vigente in materia di sostegno e aiuto alle vittime della mafia.
Nello specifico è accaduto che la lentezza della Prefettura nell'esaminare la pratica di rinnovo dell'art. 20 della legge 44/1999, articolo di legge che prevede la sospensione di tutte le procedure esecutive nei confronti degli imprenditori che denunciano richieste estorsive, ha determinato lo stato di insolvenza ai fini della dichiarazione di fallimento.
Attualmente l'azienda è stata acquisita al patrimonio fallimentare e il relativo patrimonio viene custodito dal curatore fallimentare.
Non è possibile che nella nostra terra, che si è da sempre contraddistinta per la forte presenza della criminalità mafiosa, lo stato si permetta di fare errori del genere che consentono di far trasparire il messaggio che denunciare non conviene.
Auspichiamo l'intervento del Ministero degli Interni che, avocando il procedimento alla Prefettura, ponga una soluzione definitiva a tale spiacevole vicenda.

Ass. Castello Libero
Il Presidente
Antonino Maniaci

Presidio di Libera P. Mattarella
Lorena Vivona

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