"Pubblico una lettera che mi è stata inviata qualche giorno fa da una amica, penso che, oltre ad essere molto toccante, possa essere uno spunto di riflessione per tutti noi." (Alessio)
Capita così.
Una mattina, seduta alla mia scrivania per preparare l’ennesimo esame universitario, ripenso alla sera precedente. Buona compagnia, amici di amici con cui conversare, gente a posto, rispettabile. E poi succede il fataccio! Con naturalezza disarmante, con una facilità e una mancanza di complessità sconvolgenti si inizia una lunga conversazione…
Cattolici praticanti, figli della Collegno dai buoni valori cristiani, abituati, fin dalla più tenera età a frequentare oratori, gruppi di incontro giovanile, campi estivi con chitarra in mano, iniziano discorsi dalla dubbia consistenza: “i marocchini devono rapidamente smontare le tende e tornare, di corsa,
da dove sono venuti”.
-“Io li odio, cosa ci fanno qua, non hanno neanche la mia stessa religione, che se ne andassero a tagliare le mani alla gente nel loro paese!!!”
-“Certo, io quando cammino per strada ho paura, e poi sono sporchi, come fai a dargli la mano, te la dovresti subito disinfettare”.
Se non fosse che l’argomento mi turba particolarmente, mi tremano un po’ le mani mentre scrivo, vorrei piangere, forse riuscirei a dare un senso maggiore a queste poche parole.
Faccio quel che riesco.
Quel che mi lascia interdetta è la totale mancanza di informazione. L’umanità, fattore numero due, non la contemplo neppure, non voglio deprimermi troppo.
Il clima di terrore che si è creato in Italia negli ultimi tempi è preoccupante: leggi antiimmigrazione, reato di clandestinità, cartelloni elettorali con immagini di gente ammassata su una specie di canotto, che non porta giovani turisti rampanti alla baia cristallina a bere tequila e cosmopolitan. No! Porta gente disperata verso quella che viene presentata, da noi stessi e dai nostri mezzi di comunicazione, come la “terra promessa”, il “paradiso”. E come dargli torto! Con la bella stagione non si inizia a parlare d’altro che di Montecarlo, sgasate col ferrarino, corna di tale
soubrette nei confronti del fidanzato calciatore, che si vendica facendosi paparazzare nudo con la migliore amica della ex!
Abbiamo cose serie a cui pensare noi!!
Non è possibile scendere in strada e leggere che siamo riusciti a fermare “l’invasione”, che non dobbiamo ridurci come gli indiani d’America, nelle riserve…ma che cavolo, chi li ha messi nelle riserve questi indiani maledetti?? Chi?? Chi è andato con la croce e la spada a dire a mezzo mondo che tutto quello in cui ha empre creduto è SBAGLIATO, che il VERO dio, la VERA fede, i VERI valori sono i NOSTRI?? Chi l’ha fatto questo?? E trovarsi ora, la domenica mattina in Chiesa e
darsi grandi pacche sulle spalle compiacendosi della nostra bontà, del nostro spirito caritatevole verso i fratelli “meno fortunati” (che ATTENZIONE, non sono i marocchini, “sporchi musulmani!!”, ma quelli che credono nella mia stessa religione, sia ben chiaro!!) fa solo rizzare i peli sulle braccia!
I meno fortunati?? Qui non si tratta di fortuna o sfortuna! Qui ci sono precise RESPONSABILITA’!
Noi non siamo solo nati nella parte assolata di questo mondo…siamo NOI gli stessi creatori delle zone d’ombra, di notte fonda e scura che ha invaso, da secoli, terre da mille e una notte! E per noi, a scanso di equivoci, intendo TUTTE quelle persone che praticano turismo sessuale nelle felici lande orientali, che fumano le canne durante le manifestazioni per la pace, con fare da fricchettoni fuori tempo massimo, che a Sharm si tuffano in piscine da capogiro, dalle grandi cascate, mentre nel villaggio accanto non hanno l’acqua per lavarsi le mani, che prima di entrare al Billionaire o in qualunque altra discoteca super lusso, come anche ai rave, si fanno una pista, andando ad alimentare un traffico di stupefacenti in mano alle mafie del NOSTRO paese…è roba autoctona questa!!! Made in Italy, dobbiamo esserne orgogliosi, preservare la nostra bella identità di collusione, concussione, favoreggiamento, riciclaggio, prostituzione, racket, omicidi, tutta tutta pizza e mandolino!!!
Per TUTTI intendo quelle persone che si dimenticano (o non sanno direttamente, ancora più probabile!) che se il Centro di questo mondo, la zona ricca è così ricca, è perché per secoli ci sono stati atti di espropriazione delle terre altrui.
E non si tratta solo di petrolio, che è la prima e l’ultima cosa che si tira in ballo quando non si hanno molti argomenti! Si tratta di delocalizzazione di
fabbriche e multinazionali, che si trasferiscono dove la manodopera costa poco, dove la gente può essere sfruttata, dove la donne possono essere obbligate a lavorare 18 ore al giorno, facendo la pipì in una bacinella sottostante al bancone di assemblaggio dei nostri computer (per non perdere tempo!), e dove le stesse sono costrette a mostrare l’assorbente per dimostrare l’assenza di una gravidanza al personale responsabile. Si tratta di secoli di colonizzazione di Africa, America latina e Asia, si tratta di sfruttamento, stermini, istigazione alla prostituzione. Si tratta di genocidi appoggiati dagli stessi governi europei, di creazione di identità immaginarie e contrapposte, di vendita di armi e interventismo per la pace, di omertà e di ignoranza!
E non ci veniamo a raccontare che esistono i “meno fortunati”…che se la fortuna veramente esistesse, e non fosse cieca come dicono, svestirebbe i suoi panni per un giorno e porterebbe una vagonata di “sfiga” a tutti coloro che, davanti a un barcone di clandestini, di donne e bambini supplicanti, da giorni in mare aperto senza bere un bicchiere d’acqua, prendono la decisione di rispedire tutti a casa.
Se la fortuna decidesse un giorno di essersi stancata, e di fare la cattivella, vorrei che invertisse le parti di questo bel gioco…e che su quel barcone ci mettesse tutti i coloro che hanno una fifa nera che la loro bella costruzione di fango gli caschi un bel giorno addosso! E non per colpa dell’Altro, uomo nero brutto e cattivo!! Ma per l’inconsistenza di un mondo fatto di NIENTE, di ipocrisie, di falsità, di ignoranza!!
Quando e se i nostri figli si troveranno a supplicare accoglienza su delle barche del ’15-’18, strizzati come sardine, per situazioni di povertà che noi stessi abbiamo creato attraverso lo strapotere del capitalismo globalizzato e della logica “costi zero- benefici alle stelle”, allora forse non diremo più di “fermare l’invasione”.
Quando ci convinceremo che questa famosa identità da difendere non è altro che una chimera, che non importa se siamo italiani, turchi, marocchini o norvegesi, siamo pur sempre esseri umani in grado di comunicare, allora forse il sole sorriderà di nuovo!
Lo “sviluppo del sottosviluppo” è RESPONSABILITA’ di tutti!!
Vorrei passare di nuovo di fianco alla mia scuola elementare, e sentire i bimbi gridare, con gioia “Chi ha paura dell’uomo nero?”. “Nessuno!!!!!!”
Stefanie Marchese