Questo post vuole, anche se in ritardo, illustrare un’altra legge vergogna del governo Berlusconi. Il 25 giugno, mentre chi era impegnato a studiare, chi a lavorare e chi a cazzeggiare in spiaggia il Parlamento italiano ha approvato l’art. 23 bis del Decreto legge 112 del Ministro Tremonti, recanti disposizioni sulla privatizzazione delle acque pubbliche. Sostanzialmente il regime delle acque, nel nostro paese, sarà in mano alle multinazionali, a quelle stesse multinazionali che ti vendono l’acqua in bottiglia.
A questo punto mi chiedo: dopo la privatizzazione delle università con i conseguenti tagli; dopo la privatizzazione dell’acqua; quale sarà il prossimo passo?
Sarà il sistema sanitario?
Oddio il sistema sanitario è sicuramente da riformare, ma la privatizzazione di questi settori comporteranno soltanto delle spese inaccessibili per il cittadino, il quale non si potrà permettere una istruzione adeguata e non si potrà permettere di pagare le super bollette che arriveranno.
Speriamo che almeno il cittadino si possa permettere di curare la propria salute.
In America, la patria della privatizzazione, se non hai un’assicurazione privata puoi anche morire.
Speriamo di non arrivare a questo punto.
Domenico Grassa
3 commenti:
Che nervi... l'anno prossimo mi devo preparare ad una bella impennata di tasse e in più chiuderanno un po' di cattedre della mia facoltà!
Intanto l'assurdità di chi ha votato questo sistema che si muove come un'azienda in fallimento(ricordiamoci che sono stati una larga maggioranza a votare Cavalieri e armata Brancaleone) continua a leggersi nei blog come quello di Nicola Lentini (www.capharlock.blogspot.com) che esulta attraverso le parole di Quagliarello per il raggiunto obbiettivo!
Non so che dire, fortuna che oggi il mega sciopero generale qui a Roma mi ha fatto capire che non sono tutti come lui e come loro e per un po' è tornato l'ottimismo, però ripensando poi al periodo elettorale torna il dubbio: forse sono davvero un po' tutti come lui e come loro! leggete ed inorridite!
Cantava Gaber: "Non mi sento Italiano".
Resistiamo!
Saluti
Fabio
Perche non:)
leggere l'intero blog, pretty good
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