domenica, novembre 18, 2007

Il governo imbavaglia i blog



Signori miei, se passa la leggina sulla regolamentazione di internet, dovremo trovare un altro posto per scambiarci le nostre idee! Se vi state chiedendo come mai, forse non avete visto il sito di Beppe Grillo di recente (o non siete registrati nella rubrica dell’ineffabile dispensatore di notizie Fabio Barbera). Proverò a riassumere un po’ la vicenda...

Sicuramente vi ricorderete della storica data dell’8 settembre 2007, quando dal palco di Bologna il blogger Grillo arringava la folla radunata tramite internet, sputtanando l’intera classe politica e denunciando le malefatte della cosiddetta “casta”. Vi ricorderete anche della reazione sdegnata della “casta” (per una volta tutti d’accordo, chissà perché…), la quale ha bollato l’evento come fenomeno di antipolitica tra i più osceni e pericolosi. Ora, tralasciando le modalità e il linguaggio usati da Beppe Grillo, francamente criticabili, le cose incontrovertibili sono 2: in Italia moltissimi sono stufi delle incongruenze e delle porcate dei politici; tutti questi italiani si incontrano liberamente su internet, dove parlano, si scambiano idee e si organizzano per azioni POLITICHE. Ma la cosa grave (per i politici) è che gli italiani di cui sopra sono ASSOLUTAMENTE FUORI DAL CONTROLLO DEL POTERE! Il che significa che possono anche togliergli la poltrone da sotto le regali terga.

E veniamo alla leggina: come si fa a zittire un fenomeno assolutamente inedito e tanto pericoloso per la poltrona? Semplicissimo! Basta creare un organismo di controllo e regolamentare l’apertura e la detenzione di blog e siti internet. Nello specifico il Consiglio dei Ministri (di CENTROSINISTRA, maledetti loro!) ha approvato un disegno di legge, che passerà al voto delle Camere, dove si stabilisce che verrà istituito un registro delle Autorità delle Comunicazioni, al quale chiunque voglia tenere un sito o un blog dovrà presentare un malloppo di documenti e pagare l’immancabile bollo, al fine di ottenere l’autorizzazione. Inoltre, come se non bastasse, dovrà dotarsi di società editrice e di un direttore, rigorosamente giornalista iscritto all’albo. Il che significa che non si potrà dire più “quello stronzo di tizio…” perché se tizio se ne accorge ti può querelare o peggio denunciare per diffamazione!
Capite bene che questa legge, che credo sarà approvata con poche e marginali modifiche, significa segnare la fine di tutti i liberi contenitori di idee come il nostro. Pochissimi infatti potranno disporre di tutto l’occorrente per tenere un blog e i politici – Mastella in primis- saranno tra questi.

Ai miei occhi questa legge funziona esattamente come la Bossi-Fini, quella che permetteva l’ingresso regolare in Italia solo a chi aveva un regolare contratto di lavoro con un’azienda italiana, stipulato prima di entrare nel bel paese… Regalo 50 euro a chi mi sa trovare un imprenditore italiano che ha firmato un contratto con un rumeno o un marocchino senza averlo mai visto prima!
Qui è uguale: trovatemi un qualunque ragazzo che, per aprirsi una pagina personale (o un blog come questo), faccia tutta la trafila di cui sopra – e sborsi la cifra x per il bollo.
Credo sia superfluo dire che è una cosa tremendamente odiosa e schifosa, ma la cosa che fa più rabbia è che tutto questo è opera del governo di CENTROSINISTRA!!!

Immaginate la nostra delusione…

Vincenzo Desiderio

4 commenti:

Anonimo ha detto...

questo provvedimento poteva o meglio doveva essere fatto meglio.......in certe parti è assurdo in quanto si equipara il blog ad un quotidiano, ma tutti sappiamo che non è così.Io penso che cqm i grandi blog, come quello di Beppe Grillo, non avranno problemi a mettersi in regola. Invece i piccoli blog, come il nostro, saranno destinati probabilmente a chiudere.....
Tristezza anima la mia mente, non mi aspettavo niente di simile da tale governo.

Anonimo ha detto...

evidentemente gente come grillo da un po di fastidio ai piani alti, che si tratti di destra o di sinistra non importa. da notare che l'unico politico che si è associato a grillo è Di Pietro, che sia l'unica persona pulita all'interno di quel parlamento?

Anonimo ha detto...

Credo che a tutti questi uomini "politici" convenga che noi come grillo e come chiunque altro possa parlare attraverso un blog debba chiudere perchè, secondo me, a questi dà fastidio la gente che pensa e che ha capito(già a 20 anni) che fanno schifo e vuole annunciarlo al mondo...ad essere sincero sono profondamente deluso perchè ci hanno detto chiaramente state zitti e pagate senza pensare perchè chiunque di noi salirà al potere non cambierà assolutamente nulla
Nicola Prosa

Anonimo ha detto...

ragazzi, complimenti per l'iniziativa. Dobbiamo reagire contro il fenomeno mafioso, è un nostro dovere. Sono pronto ad appoggiare tutte le vostre iniziative e vi prego di informarmi onde potere scrivere per il mio giornale.
Enzo Di Pasquale, corrispondente de "La Sicilia", direttore responsabile della testata RAC notizie.
Il mio indirizzo è il seguente:vincenzodipasquale@comeg.it