venerdì, novembre 07, 2014

Potatura degli ulivi al bene confiscato alla mafia a Castellammare

“Sono stati potati gli alberi di ulivo al bene confiscato alla mafia di Contrada Crociferi dalle associazioni che gestiscono il bene in collaborazione con i ragazzi del Progetto Te.M.La. Palermo”.


CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Nei giorni scorsi si è svolta la potatura degli alberi di ulivo al bene confiscato alla mafia di contrada Crociferi. Le associazioni Castello Libero Onlus, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie presidio “Piersanti Mattarella” di Castellammare, Antiracket e Antiusura di Castellammare del Golfo, il gruppo scout Agesci Castellammare 1con i ragazzi del Progetto Te.M.La. di Palermo”. che hanno provveduto alla potatura degli alberi di ulivo. Il mese scorso l’uliveto è stato protagonista della raccolta delle olive che ha portato a produrre circa 100 litri di ottimo olio che sarà utilizzato per finalità sociali.


Il Progetto  Te.M.La.- finanziato con fondi del Programma Operativo Obiettivo Convergenza 2007-2013, Fondo Sociale Europeo, Regione Siciliana, Avviso n. 1 del 2011 per la realizzazione di progetti volti all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizioni di disagio ed esclusione sociale (Priorità A) - è stato attuato, grazie ad una sinergica attività progettuale tra diversi Enti partner quali: l’Associazione Porte Aperte, Centro Siciliano per la Formazione Professionale CE.SI.FO.P.; Società Cooperativa Sociale "immagine" Onlus; Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza " Istituto Principe di Castelnuovo e Villaermosa"; Fondazione per le Opere di Carità" Rosalia Gentile".


Il progetto si è sviluppato attraverso 900 ore di formazione d'aula svolte dal CESIFOP  dove si sono approfonditi, con professionisti  del settore, gli aspetti teorici delle varie discipline agronomiche e 900 ore di work experience  svolte presso l’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza " Istituto Principe di Castelnuovo e Villaermosa, dove i ragazzi hanno potuto realizzare un orto biologico seguendo le varie fasi dalla semina alla raccolta dei prodotti, oltre che il ripristino di ampi superfici di agrumeto in stato di abbandono riportandole allo status di produzione. Inoltre presso la Società Cooperativa Sociale "Immagine" Onlus la work experience si è incentrata sul settore della floricultura e del vivaismo in coltura protetta, con la costruzione da parte dei ragazzi di una vera e propria serra, senza tralasciare l’aspetto zootecnico con la possibilità di accudire ed allevare alcuni tipi di animali da fattoria .

I partecipanti - disabili psichici che stanno facendo o hanno concluso percorsi terapeutici - hanno già preso in cura e rimesso in produzione alcuni orti e frutteti abbandonati a Palermo e svolto altre importanti attività pratiche sui terreni di varie aziende nella provincia di Palermo, sempre seguiti da tutor psicologi, agronomi ed esperti in agricoltura. Il loro sogno è creare una cooperativa agricola e coltivare la terra, magari anche confiscata alle mafie. La creazione di una cooperativa è parte integrante del progetto e la Fondazione per le Opere di Carità" Rosalia Gentile"  seguirà i ragazzi nelle diverse fasi dell’avvio di impresa.

Il Progetto prevede delle visite didattiche presso Aziende agricole per consentire ai ragazzi  di sperimentare pratiche agronomiche in prima persona ed apprendere tecniche di potatura, tecniche di coltivazione biologica, produzione e raccolta dell’olive da olio e riconoscere specie vegetali sia spontanee che coltivate.

In questi giorni sono in provincia di Trapani per continuare la loro esperienza di formazione al lavoro. Sono stati alla Riserva dello Zingaro per imparare a riconoscere le varie piante tipiche della macchia mediterranea e poi al bene confiscato alla mafia di Contrada Crociferi per sperimentare le tecniche di potatura degli ulivi che hanno appreso in aula.


Il bene e il rispettivo uliveto affidato alle associazioni castellammaresi dalla scorsa amministrazione comunale guidata dall’ex Sindaco Marzio Bresciani (sul quale le suddette associazioni hanno attenuto recentemente un finanziamento per la ristrutturazione e per lo svolgimento delle attività all’interno dello stesso, ndr), si è trasformato, anche se per un solo giorno, in un laboratorio di formazione rivolto a persone che hanno attraversato varie difficoltà nella vita e che, grazie al team del progetto Te.M.la, stanno provando a ricostruirsi una vita dignitosa attraverso il lavoro in campagna.

“È esattamente quello che volevamo che diventasse quando abbiamo scritto il progetto per l'assegnazione del bene – spiegano i ragazzi di Castello Libero - e che abbiamo poi specificato meglio anche nel progetto che ci ha finanziato il Dipartimento della Gioventù. Speriamo di realizzare altre attività del genere in futuro coinvolgendo anche le scuole locali. Alla fine della giornata, - sottolineano soddisfatti i ragazzi che gestiscono il bene -  non possiamo far altro che ringraziare i partecipanti del progetto Te.M.la per l’ottimo lavoro svolto; per l’entusiasmo che ci hanno trasmesso tramite la forza e la voglia immensa che hanno di farcela e per la speranza che hanno alimentato in noi. Siamo loro grati per aver trasformato un bene sottratto alla mafia in un luogo di crescita collettiva, di dignità, di solidarietà e di speranza”.


Emanuel Butticè

Nessun commento: