CASTELLAMMARE. «Da cOsa nostra...a cAsa nostra». Lo afferma l'associazione Castellolibero che gestisce un bene confiscato in contrada Crociferi di Castellammare del Golfo. «Tanto tempo è passato da quando l'Associazione Castellolibero - in partenariato con l’associazione locale Antiracket e Antiusura, il gruppo scout Agesci e Libera, a seguito di bando ad evidenza pubblica - ha avuto affidata per trent'anni la gestione e il riutilizzo sociale del bene confiscato a Salvatore Palazzolo.
Un lungo lasso di tempo (quasi due anni dalla sottoscrizione dell'affidamento ad oggi) durante il quale i soci delle associazioni coinvolte - scrive Castellolibero - hanno lavorato duramente per creare le condizioni favorevoli (soprattutto di carattere economico) affinché si possa procedere alla ristrutturazione e alla riqualificazione del bene, trasformandolo da casa rurale in stato di degrado e di abbandono a centro di aggregazione giovanile e sociale.
Oggi un grande passo in avanti perché, come afferma Castellolibero «i sogni e le speranze cominciano a prendere forma e presto diventeranno realtà»! A gennaio del 2013, alcuni soci di Castello Libero e dell'Agesci hanno redatto e spedito al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale un progetto di ristrutturazione e riqualificazione del bene confiscato, partecipando all'Avviso Pubblico intitolato «Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici», che dava la possibilità ai progetti più meritevoli di ricevere un finanziamento fino ad un massimo di duecentomila euro al fine di rendere di nuovo fruibili i beni pubblici in stato di abbandono e degrado (tra i quali anche i beni confiscati alla mafia) restituendoli alla collettività.
Finanziamento approvato e dunque «si apre un nuovo capitolo nella storia di questo bene che "Da cOsa nostra"...si trasformerà presto in "cAsa nostra”...casa di tutti: uomini e donne, adulti e ragazzi, cittadini castellammaresi e immigrati».
Una volta completati i lavori preliminari di ristrutturazione, infatti, il bene sarà in grado di ospitare azioni e progetti volti al miglioramento del tessuto sociale, all'integrazione multiculturale, al soddisfacimento di esigenze aggregative. Tra le tante iniziative, infatti, anche attività ricreative e formative per i giovani, quali ad esempio percorsi ad ostacoli e laboratori didattici e uno sportello di ascolto e consulenza psicologica e legale per gli immigrati. L'associazione ha già in cantiere molte attività ed iniziative di sensibilizzazione, di informazione «e di raccolta fondi a sostegno del progetto (si ricorda infatti che il finanziamento prevede che le associazioni aggiudicatarie contribuiscano con il 10% dell'importo finanziato, che in questo caso si traduce in circa €20.000,00, che le associazioni dovranno reperire al più presto). Sarà possibile seguire tutte le notizie e le novità relative al bene confiscato attraverso il blog di CastelloLibero raggiungibile all'indirizzo www.castellolibero.it e attraverso la pagina Facebook all'indirizzo https://www.facebook.com/castellolibero". Possibili anche "le donazioni in denaro utilizzando il circuito Paypal, cliccando sul bottone presente nella home page del blog dell'Associazione Castello Libero www.castellolibero.it».
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