mercoledì, gennaio 23, 2008

Resoconto della Conferenza

Grande partecipazione al convegno dedicato alla legalità tenutosi oggi all’istituto tecnico Pier Santi Mattarella di Castellammare del golfo.

Ad intervenire l’avvocato Gandolfo, il prefetto Antonella De miro, il preside Maltese e la signora Margherita Asta.

La conferenza inizia subito con l’incitamento del moderatore, nonchè portavoce del" Comitato spontaneo Giovani Castellammaresi", Nicola Prosa rivolto ai tanti ragazzi presenti per dire no a ogni forma di mafia e di violenza.

L’avvocato Gandolfo (coordinatore provinciale di libera) ha mostrato le varie sfaccettature di libera: libera scuola, libera terra, libera sport, libera internazionale tutte queste facce hanno, infatti, lo scopo di corrodere la mafia partendo dalle basi della società. Libera sport per esempio ha lo scopo promuovere uno sport sano e pulito senza l’utilizzo di sostanze stupefacenti, sicuramente un argomento importante e formativo per i tanti ragazzi presenti. Nonostante l’aula molto affollata, i ragazzi hanno partecipato alla discussione e hanno ascoltato in religioso silenzio il racconto drammatico della signora Asta riguardante la strage di Pizzolungo che ha coinvolto la sua famiglia. Questo è stato sicuramente il momento più toccante di tutta la conferenza, una donna che ha saputo trasformare una tragedia come la morte di sua madre e dei suoi due fratelli in uno strumento per smuovere le coscienze e per ribadire che la mafia è morte solo e soltanto morte.

Infine non bisogna dimenticare l’intervento del prefetto De miro, una donna decisa e capace, che sta lavorando senza sosta per la rinascita del paese. La De miro ha affrontato in maniera chiara e netta i tanti problemi di Castellammare ribadendo che la sorte del paese non dipende solo dall’amministrazione dei commissari ma anche e soprattutto dai cittadini e dalla loro volontà di cambiare.



Clara Giglio

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Io vorrei che ogni volta che si và a un convengo del genere, sperando sempre che se ne facciano di continuo, poi uscendo ognuno porti a casa qualche cosa.
Sul blog Alcmao.it ho ricordato di me come quando una volta, a 17 anni, attraversai le barriere del passaggio a livello chiuse ad Alcamo Marina e fui richiamamto bonariamente da un vigile urbano che mi disse: "Non si passa con le barriere chiuse".
Io risposi che lo facevano tutti e lui disse "E allora, dopo che lo fanno tutti?".
Ci pensai tutta la notte e mi accorsi che il vigile aveva ragione: e dopo che lo fanno tutti?
E così non lo feci più.
Non è che io sia stato uno stinco di santo ma man mano molte cose le vedevo sempre in maniera diversa da come li vedevano gli altri.

Uscire da un convegno così, per lavoro o per semplice partecipazione, deve significare una serie di domande per ognuno di noi, forse anche una sola.
E' inutile aspettarsi dei buoni esempi, molto più inutile non avere fiducia, ancora peggio pensare che le cose non cambiano.
Chi lo doveva pensare, 20 anni fà, che Alcamo avrebbe avuto un Festival Blues, una Sala Convegni e l'isola pedonale. O meglio, chi avrebbe mai pensato che lo Zingaro sarebbe diventata una Riserva conosciuta e invidiata da tutto il mondo?
Mi piace ricordare sempre un'altra cosa: ci sono persone che hanno la collezione di Tex o Dylan Dog o Zagor o Il Comandante Blek ( ora non esce più), Il Piccolo ranger: una collezione di centinaia di numeri. Bene, pensate che non l'hanno comprata mica tutta insieme: l'hanno costruita senza accorgesene comprando un numero al mese, mese per mese, anno per anno...

Una buona giornata e fatemi sapere quando fate altre iniziative del genere, se posso vengo.

Saluti

Antonio Pignatiello

Anonimo ha detto...

Caro Antonio... che dire? Con il tuo esempio ci hai dato un'affermazione semplice, ma molto potente: "e dopo che lo fanno tutti?"
Dopo che tutti sbagliano? Non é comunque un buon motivo per farlo anche noi!! Noi dobbiamo essere come quel vigile urbano: richiamare con fermezza ma senza arroganza tutti coloro che "passano con le barriere chiuse". E chissà che qualcuno ci rifletta su e ritorni sui suoi passi...
Comunque tutte le nostre iniziative verranno pubblicizzate in questo blog, quindi basterà continuare a venirci a trovare per essere sempre informato.

Anonimo ha detto...

Devo dire che non ero presente e me ne dispiaccio, certe iniziative sono senza dubbio positive perchè chiunque provi a cambire le cose è da ammirare...
Auspico nuove iniziative speranzoso di poter esserci così da poter dire dì più.


Un in bocca al lupo.

Alessandro di Benedetto
M.S. Fiamma Tricolore
Castellammare del Golfo

Anonimo ha detto...

Ero presente anche io a questa conferenza,che sicuramente è stata una delle cose più educative organizzata da questo istituto.L'unica cosa che mi dispiace è che alcuni dei presenti,a mio avviso,non sono persone degne di parlare di legalità e di anti mafia(non mi riferisco a chi è intervenuto).Spero comunque che molti studenti come me abbiano acquisito qualcosa di utile da questa conferenza...
a me è servita molto.

Anonimo ha detto...

Beh, alba, non so chi c'era al convegno ma se Peppino Impastato si fosse presentato da giovane a un convegno del genere, con il papà di cui tutti sappiamo più o meno quali aderenze aveva, dire che non poteva presentarsi al convegno sarebbe stato giusto?

Anch'io una volta, sai, da figlio di Carabiniere, mi presentai a palermo dove sono cresciuto per 17 anni, da studente, a una assemblea dell'istituto ( in quei tempi c'era la famosa autogestione...) e un giovane contestatario ma studente come me mi disse: tu sei figlio di un servo dello stato, non puoi stare qua.


Ciao e scusa

Un saluto anche a Vincenzo, si hai colto il senso del mio intervento.


Antonio Pignatiello

Castello Libero ha detto...

Ci fa molto piacere leggere le parole di Alba e spero anche io che la conferenza possa essere stata altrettanto interessante per tanti altri ragazzi che vi hanno assistito, significherebbe che abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo( cosa che ci è stata anche testimoniata dalle vostre adesioni a Libera).
Alessio

Anonimo ha detto...

Sicuramente la conferenza è servita a scavare nelle coscienze però non condivido l'articolo scritto da annalisa ferrante sul giornale di sicilia di ieri perchè secondo me, non vuole essere un rimprovero ma solo un'opinione, lascia intendere una completa partecipazione di tutti i ragazzi che in realtà non c'è stata. Voglio ribadire il concetto che è solo un mio pensiero!! Saluti a tutti. Cinzia

castellolibero@gmail.com ha detto...

Cinzia secondo me, almeno rispetto a quando questo genere di cose venivano organizzate quando ero a scuola io,la partecipazione c'è stata,dato che i ragazzi, almeno per il 70%, seguivano gli interventi con un certo interesse.Non bisogna valutare soltanto il numero di interventi dei ragazzi, spesso non si vuole parlare davanti a 300 persone soltanto per timidezza.

Anonimo ha detto...

Ok siamo daccordo ma non pensi che se diciamo la verità la realtà appare più autentica e possibilmente altri giovani, vedendo le poche adesioni si mobilitano a favore dell'associazione!! Comuque per il fatto che hanno seguito hai ragione!!

Anonimo ha detto...

Per esperienza, riuscire a catturare l'attenzione di un'assemblea d'istituto a Castellammare per 15 minuti è un atto che definirei eroico! E alla conferenza ci sono riusciti prima l'avv. Gandolfo e poi Margherita Asta! Era impossibile fare di meglio, tanto che ci siamo stupiti di questo risultato... Che poi ci siano alcuni "inafferrabili" è sempre da tenere in conto.
Comunque, cara Cinzia, guardala dal lato positivo: abbiamo attirato l'attenzione di alcuni tanto da convincerli ad unirsi a noi! E tu e le tue amiche siete lì a testimoniarlo...

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Questo è vero per me siete da ammirare!!! Sono cotenta di aver aderito!!!! Ciao!!!!!

Anonimo ha detto...

Non posso che concordare pienamente con quanto affermato da Antonio in riferimento all'affermazione di Alba che ha parlato di persone che non sarebbero state "degne" di essere presenti alla conferenza. Antonio ha ricordato che Peppino Impastato era figlio di un mafioso, ma dell'antimafia ha fatto motivo di vita ed è morto per il suo bisogno di legalità . I bisogni di alcuni non sono quelli di altri, neanche le idee dei genitori sono spesso quelle dei figli. Cara alba non si possono additare le persone in quanto figlie, nipoti, amiche, parenti di...capisco cosa hai voluto dire ma ogni persona va considerata come singola, con un suo bagaglio, si spera, di idee e convinzioni. Chi lo doveva pensare vent'anni fa, caro Antonio, quando telefonavamo a casa dalla cabina telefonica, che ci saremmo torvati a parlare qui, quasi in tempo reale, con tanti giovani che hanno voglia di riscatto? Mi hai fatto venire in mente una cantilena con il tuo riferimento ai fumetti d'autore: "mattone su mattone viene su una grande casa..." o qaulcosa di simile. Rispondo solo un attimo a Cinzia per non dilungarmi troppo: per partecipazione intendevo quelle ore di silenzio attento che è difficile riscontrare in un pubblico scolastico che di solito pensa a quando finirà la lagna o al fatto che sta evitando la lezione. Credimi l'attenzione di tanti studenti, le quindici, o venti adesioni che siano, alla vostra associazione antimafia, in un contesto difficile come il nostro, dove fino a qualche tempo fa si aveva paura anche solo di pronunciare la parola mafia, è molto più eloquente di tante parole.
A presto
Annalisa Ferrante

Unknown ha detto...

Picciò accattamu na cascia di cannoli!!!!
scusate la finezza